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Visualizzazione dei post da luglio, 2011

ANCHE L'TALIA ORA HA IL PROBLEMA DELLE SECONDE GENERAZIONI DI STRANIERI

Cosa facevano gli insegnanti dopo la seconda guerra mondiale quando le differenze per censo erano evidenti ed abissali? Orientavano in modo diverso , inconsapevolmente, i ragazzi e le ragazze per il proseguimento degli studi, che a quei tempi includeva subito il dopo scuola elementare. L’essere femmina, unitamente alla scarsità di mezzi economici della famiglia, portava gli insegnanti a favorire l’iscrizione all’avviamento professionale industriale o commerciale al posto delle medie. Più o meno significava avere preclusa la possibilità di scegliere, eventualmente, qualsiasi scuola superiore.Tanto per le bambine il destino era segnato: trovare a suo tempo un marito che le mantenesse. Genitori e insegnanti si trovavano amorevolmente d’accordo. NEODEMOS, interessante giornale online di ricercatori e docenti , ha segnalato che qualcosa del genere attualmente accade, ma per gli stranieri , o meglio per le seconde generazioni. Rita Fornari e Stefano Molina ( Università della Sapienza Rom...

IL NOSTRANO TERZOMONDISMO E LO SCRITTORE NESI

“Allora,te icchè tu dici, Nesi? Di chi è la colpa ? Come la va a finire? Che si fallisce tutti davvero?” . Nesi è lo scrittore ex imprenditore di Prato che ha vinto il premio Strega 2011 con STORIA DELLA MIA GENTE ed. Bompiani. Nesi fa parte di una gloriosa famiglia dell’ex polo del tessile pratese. Nesi ha venduto la fabbrica della sua famiglia non per fare esclusivamente lo scrittore, ma perché il tessile pratese è andato tutto in crisi con la globalizzazione. Il libro racconta la sua storia e quella degli altri della città e della zona pratese dove la tradizionale amministrazione di centro sinistra ha ceduto il passo a un’amministrazione leghista alle ultime elezioni. La racconta a grosso modo così: con la “loro maledetta globalizzazione senza regole, i soldi che oggi risparmiamo comprando i prodotti cinesi sono gli stessi soldi che servivano a pagare gli stipendi degli operai italiani, i mutui delle loro case e le loro pensioni, i loro ricoveri in ospedale, le scuole dei loro figl...

L'ESALTAZIONE ACRITICA DEI MEDIATORI CULTURALI

I mediatori culturali sono di solito oggetto di grande venerazione e rispetto nelle istituzioni che si occupano di stranieri. Se non di vera e pura acritica esaltazione. Per mediatore culturale s’intende un individuo straniero o di origine tale che, conoscendo bene la lingua italiana , può fare da ponte tra un operatore e una persona proveniente da altri mondi culturali ,ovvero altre nazionalità. Sembra che l’universo delle svariate istituzioni , dalla scuola ai consultori ecc., sia propenso ad affidarsi alle figure dei mediatori culturali come se ancora ci si trovasse agli inizi del novecento, quando si credeva nella neutralità dell’osservatore. In altri termini, un esploratore, un antropologo, uno strizza cervelli, un etnologo ,un sociologo o un giornalista, si riteneva ,sempre, assolutamente obiettivo e neutrale. Ma poi è stata l’epoca, irreversibile, della crisi del concetto di obiettività perché l’io dell’osservatore è sempre inquinato dal proprio mondo valorico costruito sald...