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Visualizzazione dei post da ottobre, 2010

DES HOMMES ET DES DIEUX

Anno 1996. 7 monaci trappisti vengono sequestrati e uccisi da un gruppo della Jihad islamica in un’Algeria attraversata da continui massacri anche di interi villaggi musulmani. Il regista francese Xavier Beauvois ne ha fatto un film con il titolo DES HOMMES ET DE DIEUX, tradotto malamente in italiano con UOMINI DI DIO. Bellissimo, sobrio, elegante, laico. Tre ore con la vita di questi monaci, vecchi, meno vecchi , abbastanza giovani che coltivano la terra, portano al mercato il miele, curano la gente del villaggio; cantano o pregano avvolti nell’abito bianco in una cappella linda e priva di sacri orpelli . Non fanno proselitismo come è d’uso nelle religioni cristiana e islamica. Partecipano alla festa della circoncisione di un impaurito bambino ascoltando le belle ,poetiche e coraniche parole dell’iman. E poi, con l’inizio del terrorismo interno, finiscono anche per curare i guerrieri feriti che di lì a poco li sequestreranno e uccideranno. Il film descrive il dramma umano dei monac...

NEI PAESI CATTOLICI E MUSULMANI...LE DONNE

Come volevasi dimostrare. Quasi tutto il mondo è paese. Primo. Le donne istruite o che lavorano, continuano a dare fastidio soprattutto, però, nelle nazioni dove è più forte la mentalità cattolica e musulmana. L’ultima notizia ci viene dall’Iran, dove si è verificato un giro di vite sull’accesso delle donne all’università. Su ben dodici corsi, tra i quali le scienze politiche, la psicologia e la filosofia, in quanto non in armonia con i principi religiosi dell’Islam, sono state poste delle restrizioni. Maggiormente preoccupa il governo iraniano lo studio di genere, ovvero i corsi “Women Studies”. Secondo l’Ayatollah Ali Khamenei potrebbero indurre dubbi religiosi nelle giovani menti. E chissà quanto altro di più pericoloso nelle menti delle giovani donne! Le donne che studiano nelle università iraniane rappresentano il 49, 5%, ma da due anni a questa parte sono calate del 10%. Secondo. Il Parlamento europeo ha approvato norme legislative relative ai congedi di maternità. Una di queste...

"FAMMI UNA LEGA" OVVERO LA DERIVA BERLUSCONIANA

Il consigliere GINO VOLTA ( LEGA NORD) del comune CASTEL SAN PIETRO della prov. di Bologna ha fatto recapitare all sindaca SARA BRUNORI una paio di mutande con stampata la sua foto e la scritta " FAMMI UNA LEGA".Naturalmente, come ormai si usa in Italia a imitazione del presidente del Consiglio, si è giustificato con un ragionamento contorto che inizia con il solito:"...ma io volevo dire ". Cioè che non avrebbe votato una delibera che avrebbe lasciato "in mutande" un circondario. Le vanterie amorose di Berlusconi dal sapore di deriva senile ancora incistata nella tradizione italica fatta di mamme dedite alla prole e ai mariti fino alla fine della loro vita, e di giovani disponibili ai maschi celoduristi, risorge o si conferma sempre più spesso anche nelle menti giovanili. Forse è un inconscio tentativo di arginare la globalizzazione, ovvero la perdita dei sacri confini nazionali della patria e della religione.

DUE BUONE NOTIZIE

Chi taglia un albero deve piantarne due. Non è una battuta inventata dai “Verdi” residui del partito Verde . E’ una norma introdotta nel regolamento comunale del piccolo comune di Castel Mella in provincia di Brescia. Per tagliare un albero i cittadini dovranno chiedere un permesso e dimostrare che intendono piantarne due in qualche altra zona della proprietà. Intanto la proposta di legge regionale d’iniziativa popolare del parco delle colline moreniche del lago di garda, voluta da un gruppo di associazioni ambientaliste nel corso del 2009, verrà prossimamente esaminata dalla Commissione VIII in Regione a Milano. Il progetto riguarda 18 comuni della riviera del Garda bresciano e 8 di quella mantovana. La proposta di legge regionale chiede di contenere il consumo di territorio con un piano ambientale strutturale dell’intera area adeguandovi i piani regolatori; ma anche varando una norma transitoria di salvaguardia per fermare la corsa compulsiva alla cementificazione che ha già deg...

L'AUTUNNO DELL'ABBAZIA

Le olive verdognole, marroni e rossicce che caricano gli olivi nel primo scorcio dell’autunno, il lago di Garda sullo sfondo, alberi giallastri a ridosso di alberi dai verdi spenti e ,davanti il complesso dell’abbazia benedettina di Maguzzano: uno spettacolo. Poi si scende verso la strada per Salò e s’incontrano i filari di viti ormai privi dei grappoli raccolti per i vini famosi della zona. E qui ci si ricorda di aver letto che c’è il progetto di costruire un complesso alberghiero o una zona residenziale, l’ennesima, abbattendo totalmente i vigneti. Dall’abbazia, più in alto, non si godrebbe più nei secoli futuri lo spettacolo delle acque del lago. Il paesaggio morenico delle colline della Valtenesi già stravolto per sempre da un consumo scellerato di suolo e una mentalità consumistica e incolta degli amministratori locali, riceverebbe un altro colpo basso.

LA TROTA BOSSI E I CARDINALI BAMBINI

Daria Bignardi è tornata “a casa” con la sua trasmissione “Le invasioni barbariche”e,iniziando il primo di ottobre che una volta dava l’avvio all’anno scolastico, ha sottoposto a una lievissima e dolcissima intervista la Trota, ovvero il giovanissimo Renzo Bossi. Un ragazzo come tanti , un maschietto in quanto tale dotato di autostima un po’ sopra le righe. Ha dichiarato di avere infiniti progetti come consigliere regionale per la Lega, soprattutto per i giovani. Di soldi ne prende tanti: 10.000 euro tondi, tondi ma il 40 % li passa al partito. Il Pci ha lasciato qualche eredità. Quando la Bignardi gli ha chiesto dove arriva la Padania, ha risposto che comprende anche l’Emilia e la Toscana. Una volta però la Lega Nord faceva arrivare i confini della Padania un po’ al di qua del fiume Po. Ora i voti li prende anche in Romagna e in Emilia si è fatta perfino un comune come Guastalla. Il ragazzo trota o delfino tutto sommato è simpatico e sensibile: si è commosso ricordando la malatti...