lunedì 30 maggio 2011

LO SCEMPIO DEL BEL PAESE:CASE A RISCHIO FRANE SUL LAGO DI GARDA


Gli “oneri di urbanizzazione” toccano ai costruttori e così un comune si ritrova strade, fogne ecc. E così gli immobiliaristi hanno fatto man bassa di terreni agricoli o zone boschive, o alvei di fiumi. Nonostante la crisi continuano a cercare terreni edificabili. Nelle case dei bresciani è stato recapitato un dèpliant sul quale si legge,tra l’altro: “Terreni agricoli e boschivi in Gussago, Franciacorta, lago d’Iseo. Pagamento in contanti” a scopo edificabile. Pagamento in contanti? Non capita spesso di leggere che Ndrangheta, Mafia, Camorra e sigle simili riciclano denaro sporco al Nord proprio con costruzioni nuove, ovunque e comunque?
Intanto cominciano a verificarsi le conseguenze delle frettolose autorizzazioni da parte dei comuni che, pur di ragranellare denaro, non sono certo andati per il sottile sulle indagini geologiche dei terreni.
Un contributo delle amministrazioni politiche dell’ ex Bel Paese allo sfascio del territorio e delle culture locali (con buona pace della Lega di Bossi ) anche al Nord.
Nei declivi della Valtenesi, nelle ex stupende zone delle colline moreniche intorno al lago di Garda, care agli antenati romani, il consumo di suolo ha contribuito alla scomparsa degli uliveti e della cultura delle vite. Ora lo scempio immondo comincia regalare rischi di frane d’interi rèsidence.
Amen

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