Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2009

E' HARAM DARE LA MANO A UNA PERSONA DELL'ALTRO SESSO

Le culture hanno spesso dei punti comuni nel pensiero e nei comportamenti. Però ufficialmente si contrappongono come accade alla "nostra" cultura italica , nonchè mediterranea e quella musulmana in genere; e, soprattutto in terra di emigrazione. Cominciamo dall'ultimo evento. Il Cavaliere Berlusconi presidente del Consiglio dei Ministri, quando ha incontrato la coppia presidenziale degli Stati Uniti alla cena di gala del G20 di Pittsburgh, si è lanciato in un complimento a Michelle per la sua mise ; ma lei si è ben guardata di baciarlo come ha fatto con gli altri leader. Non ha resistito a comportarsi secondo la tradizionale galanteria da maschio padrone . Nel video che ha fatto il giro del mondo, si notano bene le gote gonfie del Presidente nella tensione del complimento. Come dire: piccola, vieni a me, che ti abbraccio caldamente . Invece Michelle gli allunga la mano a una notevole distanza restando impettita. Filippo Ceccarelli su La Repubblica (27 sett.) ha s...

RADIO PADANIA LIBERA

Sto girando in auto -è la mattina di lunedì 20 sett.- e, coMe faccio spesso, mi sintonizzo con la radio su RADIO PADANIA LIBERA. E' sempre molto istruttivo -politicamente e giornalisticamente- ascoltare gli interventi degli ascoltatori leghisti. Telefona un signore lombardo che ce l'ha con gli islamici : " ...meglio le nostre donne che la merce la fanno vedere. Abbasso il burka e i burkini." E già, il corpo delle donne è MERCE offerta agli sguardi e ai desideri maschili. lLe donne musulmane devono corprirsi affinchè il loro corpo sia visibile soltanto ai maschi di casa per il loro enso di proprietà e desiderio. Le donne occidentali devono scorpirsi....per gli stessi motivi. Amen. Segue la telefonata di un'anziana signora lombarda : " ...non assumiamo più gli islamici e se proprio abbiamo bisogno, a nostro uso e consumo assumiamo altri extracomunitari...". Si noti, e non occorre aggiungere altro , quel A NOSTRO USO E CONSUMO .

Il 19 a Roma per la libertà di stampa

Mi è piaciuta l'intervista realizzata da Sandra Chaher direttora di Atemisia Noticias , a Nella Condorelli direttora di Women in The city per Red Periodistas. La Condorelli spiega come l'informazione mondiale si trovi in una condizione megativa perchè stretta tra gli interessi dei gruppi economici , sempre meno inclini ad investire a garanzia di una informazione realmente libera. Poi c'è il caso italiano determinato dal confitto d'interesse del Presidente del Consiglio Berlusconi che è sceso in campo nella politica continuando a gestire il suo sistema imprenditoriale. Ne consegue una riduzione drastica dello spazio plurale a favore del modello di messaggio-unico. La giornalista straniera chiede delle donne italiane e la Condorelli risponde : " Al modello delle donne nude senza parola veniva sempre più opposto infatti un modello maschile vincente, circoscritto in sostanza nel modello dello stesso imprenditore-politico, che tutto può. Era nato il nuovo patriarcato ...

Berlusconi !

«Libertà di stampa non è libertà di insulto» Secondo Berlusconi, tuttavia, i comunisti e i cattocomunisti che denunciano l'assenza di libertà di stampa, lo fanno solo perché «intendono la libertà di stampa come libertà di mistificare, di insultare, di diffamare e di calunniare. Per questo - ha aggiunto - sono stato costretto a rivolgermi alla magistratura. Se in Italia c'è un pericolo - ha infatti sottolineato - è quello degli attacchi alla riservatezza delle persone che viene violato dalla stampa di sinistra». Ribadendo che davanti a questo scenario non può far altro che esclamare (come già aveva fatto nei giorni scorsi ) «povera Italia». Berlusconi ha quindi chiesto che si interrompa immediatamente «qualunque campagna che attacca su basi false e calunniose». ( Il Sole 24 , 8 settembre) Una domanda al Cavaliere: cosa intende esattamente per libertà di stampa? Probabilmente la pensa esattamente come il suo collega Ahmadinejad . Mi sono fatta questa idea leggendo il libro ( Vi...

I valori cristiani della Lega e della Chiesa

«La nostra politica, anche sull’immigrazione, è perfettamente in linea con i valori cristiani», ha detto il capogruppo alla Camera, Roberto Cota. E il presidente della commissione Esteri di Montecitorio, Stefano Stefani, ha aggiunto: «La Lega ha radici cattoliche e ha lottato contro l’impostazione che era stata data in Europa dove nessuno voleva inserire tra i fondamenti le radici cristiane». E poi ha precisato: si è parlato di «legge sul biotestamento» e di «pillola Ru486». Da La Stampa del 5 sett. Mattia Feltri ha firmato un articolo su La Stampa con il titolo Dio, Padania e famiglia la Realpolitik di Bossi a seguito dell'incontro inVaicano di Bossi e Calderoli con il card. Bagnasco. D'amore e d'accordo, dunque ,vanno i nostri leghisti con la Chiesa che di più non si può. L'articolista scrive addirittura di incontri segreti tra vescovi, parroci e dirigenti leghisti per stabilire linee e interessi comuni nel Nord. A proposito di famiglia tradizionale -da intendersi...

L'Avvenire

Il Senatore Presidente Cossiga è stato intervistato dal Corriere Della Sera (1 sett.) in merito alla nota vicenda del direttore oggetto di attacco da parte del Giornale, ovvero di Feltre. Come sempre risposte caustiche e dall'alto di una cattedra quasi divina. Però una cosa giusta l'ha detta: ha sempre trovato il quotidiano attuale della Cei noioso . Nessuno ricorderà come è nato l' Avvenire nel lontano 1969. Ebbene, sorse sulle ceneri di un pretigioso quotidiano cattolico nazionale che si chiamava l' Avvenire d'Italia e che era dirtto da un gande giornalista come Raniero La Valle. Si stampava a Bologna nei pressi della stazione e della redazione hanno fatto parte anche Italo Moscati, Vittorio Citterich, Rodolfo Brancoli. E' stato nella cronaca della Romagna che ho iniziato, poco più che ventenne, a scrivere. Ho poi collaborato alla "terza pagina" e alle pagine nazionali . Raniero La Valle, sostenuto dal Cardinale Giacomo Lercaro e da personaggi come ...