domenica 18 luglio 2010

I DIARI DI TINA ANSELMI DEGLI ANNI SESSANTA

Leggo su LA REPUBBLICA di oggi domenica 18 lug. che in settembre verranno pubblicati i diari di TINA ANSELMI relativi al periodo di presidenza della commissione sulla P2. Mi auguro che Tina decida di rendere pubblici altri diari, molto più antichi.
Negli anni dal 1965 al 1968 partecipai ai corsi di formazione per dirigenti del Movimento femminile della Democrazia Cristiana a Roma negli assolati mesi di luglio. Ho un bellissimo ricordo di quelli che si tennero alla Cammiluccia, ovvero al “Centro A.De Gasperi” nell’ex villa che era appartenuta a Claretta Petacci. C’era ,nel parco sulla collina, una dèpendence costruita in economia, con grandi camerate e docce di sola acqua fredda, che servivano per ospitare i e le corsiste. Però si consumavano gli ottimi pasti casalinghi nella villetta, forniti dalla famiglia che gestiva tutto l’anno il Centro e si ascoltavano le prediche dell’ex cappellano di De Gasperi che erano delle autentiche lezioni di politica basate sui suoi ricordi, in occasione delle s.messe e del rosario pomeridiano. Tina Anselmi, vice Delegata Nazionale del M.F. e Gabriella Ceccatelli Delegata Giovani, ci accompagnavano per tutto il periodo del corso. La prima lezione la teneva sempre Lidia Menapace, molto amata e stimata per la sua cultura non soltanto politica, per la sua modernità e simpatia nei confronti delle giovani generazioni. Salivano al Centro personaggi del partito e dell’economia o docenti universitari a tenerci le lezioni a cui seguivano sempre le nostre domande . Il Segretario nazionale del momento ci “onorava” di una visita( improvvisata) accompagnato dalla Delegata nazionale Franca Falcucci.
Ma uno dei momenti più belli era la sera dopocena quando ci radunavamo nel belvedere dal quale si vedeva una parte importante del paesaggio urbanistico di Roma. E allora si cantava, a cominciare da “Bella Ciao” in onore di Tina; si ascoltavano anche le sue barzellette in lingua veneta spesso, come è tradizione da quelle parti, un po’ anticlericali. Fu in una di quelle occasioni che Tina ci raccontò che stava tenendo un diario politico . Un diario dove annotava, precisò, eventi segreti relativi all’America e all’Italia rispetto alla guerra nel Vietnam e rispetto a un momento, recente, di rischio di colpo di Stato in Italia.

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