venerdì 27 gennaio 2012

LA SINISTRA E IL CONSUMO DI SUOLO.LA SINISTRA E LA MANCANZA DI UNA CULTURA ESTETICA

“Un ulteriore sviluppo delle costruzioni nella zona in prossimità della costa, dalla ferrovia al mare. L’’ estensione della zona artigianale in direzione della zona saline, il cui panorama è stato già deturpato dal mostruoso relitto di “Europa 2000”. Una estensione della zona dei così detti “street bar”. Il potenziamento alberghiero e residenziale della zona circostante l’ anello del pino. La costruzione, in piena area del Parco del Delta, di edifici di servizi in prossimità della futura stazione della metropolitana di superficie. La trasformazione dello Stadio “Germano Todoli”, adiacente la pineta, in un parcheggio. La costruzione di una strada che, attraverso la pineta, giunga in via Jelena Gora. Sono scelte che si commentano da sole e che, se non riconsiderate, confermano la scelta di distruggere l' ambiente naturale che ancora caratterizza la nostra costa.”. Così si legge all’inizio di un comunicato stampa della FEDERAZIONE DELLA SINISTRA DI CERVIA, nota città balneare della costa romagnola amministrata dal Centro Sinistra e, prima, cioè dalla fine della seconda guerra mondiale, per molti anni dal Pci. Quest’anno una parte della città, MILANO MARITTIMA, celebra i 100 anni della sua “fondazione” come “città giardino” perché i primi “villini” furono costruiti in mezzo alla secolare pineta. Di quella pineta, anno dopo anno, a causa del consumo vorace di suolo, è rimasto ben poco. Percorrere i suoi viali e vialetti riempie di una tristezza infinita perché spesso anche le antiche villette liberty (rimaste) sono soffocate da costruzioni orribili senza verde intorno. Fa bene la Federazione della Sinistra a denunciare lo scempio, ma forse dovrebbe aprire una riflessione culturale per cercare di comprendere come mai anche a sinistra si è contribuito alla distruzione dell’habitat naturale. E come mai anche a sinistra è mancata (e manca) una cultura estetica delle costruzioni architettoniche e dell’urbanistica. Viene da pensare che il pensiero di sinistra sia stata sopraffatto dalla cultura cattolica che con il culto della superiorità della persona sulla natura, dell’anima sul corpo, dello spirito sulla materia, ha dato un contributo notevole alla speculazione. Alcuni giorni fa in una radio del Nord hanno intervistato un giovane assessore leghista che rivendicava alla Lega di Bossi di aver presentato un programma elettorale contro la cementificazione vincendo le elezioni. Grande è la confusione sotto il cielo.

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