domenica 10 marzo 2013

UN PAESE ALLO SFASCIO E GRILLO CHE FA?

Berlusconi per una congiuntivite si ritira in una suite di 200 metri quadri al san Raffaele e fa l’eterno perseguitato dai magistrati. Oltre cento vecchi maschi ufficialmente celibi e casti fanno conto di credere che “il Signore” eleggerà uno di loro a sommo pontefice della Chiesa Cattolica. Poi c’è Grillo che minaccia di ritirarsi dalla politica se i suoi eletti appoggeranno un governo Pd. Queste le notizie più in voga negli ultimi giorni. In aggiunta quelle che, sotto banco, arrivano dalla Grecia: la sanità è allo sfascio, manca il sangue e le donne devono pagarsi l’eventuale taglio cesareo che costa, più o meno, tre mensilità di stipendio. I boschi intorno a Atene perdono alberi ogni giorno perché la gente ne ha bisogno per scaldarsi e così l’inquinamento dell’aria sale vertiginosamente. In aggiunta l’economista italo statunitense Luigi Zingales ha scritto un articolo sul Sole 24ORE (11 marzo) intitolato IL CORAGGIO CHE GRILLO NON HA PER CAMBIARE IL PAESE. Più o meno sostiene che Grillo ha saputo egregiamente esprimere il desiderio di rivolta contro una classe dirigente corrotta e largamente e volutamente incapace. Grillo aspetterebbe impavido il collasso della seconda Repubblica per non compromettere l’immagine di diversità acquistata assai largamente. Secondo Zingales dovrebbe passare al contrattacco, facendo lui un’offerta al Pd. Le proposte elencate dall’economista dovrebbero essere le seguenti: proposte anti-casta politica e proposte anticasta economica e istituzionale. Cioè, in breve: abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, dimezzamento dei parlamentari, adeguamento degli stipendi e delle indennità alla media europea. In aggiunta l’eliminazione di tutte le province. Francamente da un economista così rinomato mi aspetterei di più. Per esempio,progetti e leggi per fare dell’Italia un Paese di vero turismo culturale e paesaggistico. Siamo al ventiseisimo posto dopo la Corea! Occorrono leggi per fermare il consumo di suolo e leggi per evitare che gli incentivi per le economie di risparmio energetico distruggono la residua agricoltura italiana. E che dire di progetti per incentivare il lavoro femminile che, come hanno dimostrato fior di economisti, aumenta solitamente non di poco il pil di una nazione? Una osservazione sulla crisi della rappresentanza democratica . Non c’è dubbio che ora è sotto gli occhi di tutti/e il problema della democrazia reale nelle nazioni di milioni e milioni di cittadini/e. Come rappresentare effettivamente tanta gente? La democrazia informatica di Grillo e Casaleggio, in un Paese che ha un tasso bassissimo di accesso a internet, rischia di diventare un’altra affermazione presa in giro.

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