giovedì 4 marzo 2010

"SE NOI TACEREMO GRIDERANNO LE PIETRE"

E' il titoletto evangelico di un articolo apparso sul quindicinale dei Piccoli Fratelli di Jesus Caritas dell'Abbazia di Sassovivo (Foligno) a firma del piccolo fratello Marco. Merita attenzione.
Fratel Marco si trova a Nazareth e nel suo scritto si occupa della recente visista di Berlusconi in Israele che al parlamento israeliano ha definito "giusta la reazione ai missili di Hamas" nella guerra di Gaza di fine 2008 inizio 2009 denominata "operazione piombo fuso". Se è vero, scrive il piccolo fratello, che Hamas negli ultimi anni ha lanciato numerosi missili in zona Israeliana, provocando anche dei morti, l'operazione Piombo Fuso ha causato 1400 morti, tra cui 400 tra minorenni e bambini.. Senza contare le vittime successive causate dall'uso delle armi al fosforo bianco e alla chiusra dei valichi di confine che non permette di trasferire e curare i feriti in altri paesi. Il religioso denuncia anche la distruzione pesante di case, scuole e strade,mentre ancora oggi Israele non consente il passaggio dai valichi di confine del materiale edile necessario alla ricostruzione. "Come si può definire ' giusta' una tale reazione? " Si chiede. E prosegue: " Gli italiani che vivono qui -come noi, che abbiamo relazioni e amicizie con arabi, cristiani e musulmani- vengono giudicati come un popolo schierato aprioristicamente dalla parte dei 'potenti' ed anche la nostra amicizia e il nostro desiderio di condivisione con i più poveri rischia di essere vanificato. In ultima analisi possiamo dire che le parole irresponsabili del presidente dell'esecutivo italiano sono infondate sotto ogni profilo, storico, politico, religioso e non costituiscono un passo avanti verso una risoluzione pacifica dei conflitti in Medio Oriente. Esse,inoltre, mettono in cattiva luce la presenza degli itliani in un paese dove già la convivenza, il rispetto e la tolleranza sono problemi enormi all'ordine del giorno.".
Fratel Marco si dimostra amareggiato anche per la risposta che il Premier ha dato alla domanda di un giornalista circa il muro costruito da Israele: "non si sarebbe accorto. Ma si è recato a parlare con Abu Mazen , presidente dell'Autorità palestinese, a Betlemme ed ha attraversato necessariamente il muro che rinchiude la cittafina e la separa da Israele. Chiunque sia passato di lì, oltre ad accorgersi di questo abominevole costruzione ha provato un profondo disagio e la sensazione di entrare in una prigione a cielo aperto. La costruzione del muro è stata condannata da una risoluzione dell'ONU del 2004 in cui si dichiarava tale azione come una violazione dei diritti umani. Come è possibile che Berlusconi dichiari di 'non averlo visto?, di non essersi accorto di passarci attraverso? ".Il piccolo fratello forse vive da molto a Nazaret , perchè altrimenti non si sarebbe posto questa domanda. Noi , in Italia, siamo abituati alle dichiarazioni del Premier di negazione dell'evidenza, o delle dichiarazioni rilasciate e poi smentite all'occorrenza. E di come questo modo di procedere in politica sia purtroppo diventato una mentalità, perfino una modalità di comunicazione assai diffusa tra i politici.

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