lunedì 16 agosto 2010

QUALCHE DOMANDA A N.VENDOLA

"Il politicismo è asfissiante. Se potessimo invece dare parola ai saperi, ai talenti per far parlare la realtà della vita: che modello di ricostruzione si è applicato all’Aquila dopo il terremoto; che intendiamo fare delle risorse idriche; i processi di desertificazione dei bacini del mediterraneo; mettere a confronto modelli formativi... parlare di tv non solo come lotto politico da occupare ma come veicolo della costruzione delle coscienze e dell’immaginario collettivo."
Sono parole di Nichi Vendola in un’intervista al quotidiano l’Unità il 17 agosto di Concita De Gregorio. Belle parole!
Mettere a confronto modelli formativi….Bravo Vendola!. Ma dove, con chi? Soltanto in qualche convegno nazionale? No, perché ai “livelli” locali i “suoi” ,quelli che si definiscono vendolliani, non è che dimostrano di avere idee , a proposito di modelli , tanto diverse da quella che ancora chiamiamo sinistra..
Intendo : a proposito di modelli urbanistici,di modelli di scuola ….O di welfare : della crisi di questo modello che riguarda tutti gli stati, ma soprattutto l’Italia e che penalizza in particolare le donne.
N.Vendola e i suoi hanno elaborato idee sul problema dell’integrazione delle genti emigrate appartenenti ad altri universi culturali, in particolare all’Islam?

domenica 8 agosto 2010

ITALIA ARRETRATA

Un titolo di queste giornate estive climaticamente strane:”Capri, francese violentata da un minorenne”; e in occhiello:”Lo stupro vicino alla Piazzetta fermato ragazzo della Napoli bene”. Una settimana fa un adolescente ha accoltellato un altro adolescente in Sicilia perché si contendevano una ragazzina. E poi un giovane ucraino è sceso in strada deciso a uccidere la prima donna che avrebbe incontrato perché forse la sua intendeva lasciarlo. Lo fa: passa di lì per caso una filippina e lui, un pugile, la massacra di pugni.
Ma c’è voglia di interrogarsi? Ne scovo raramente in giro. L’Unità (Manuela Modica ,4 ag.) ha intervistato Lorella Zanardo, autrice del documentario “Il corpo delle donne” ,la quale riporta il parere di un giornalista tedesco sull’Italia. Un parere davvero sconfortevole:”Sembra che l’Italia si sia involuta e forse la situazione delle donne vittime di un’oggettiva scarsa autostima sono la più evidente e sensibile spia del grado di sviluppo della vostra società”. Infatti,aggiunge la Zanardo “…credo che la donna italiana abbia ancora fortemente bisogno dell’approvazione del maschio: questa è la verità”. “E da cattolica mi sono chiesta, perché la Chiesa, che fa della madonna una figura portante della verginità e della purezza sul corpo delle donne non ha detto nulla per criticare l’uso immondo che se ne fa in tv e negli spot. Viene da pensare che ci sia un interesse, voluto o non voluto, a mantenerci in questa situazione di sudditanza,a culo per aria sotto il tavolo di plexiglass coi tacchi 12 a spillo: un bellissimo modo per metterci in gabbia.”.
C’è da giurarci che alla cerimonia in chiesa per il funerale del ragazzo ucciso dal “rivale” ,il celebrante avrà speso parole (evangeliche) neutre,del tipo: rispettare la vita , educare i figli a non essere violenti…e così via. Voglio dire: i fatti citati più sopra non hanno forse un minimo comun denominatore?
Il sentimento proprietario dei corpi e delle vite delle donne da parte dei maschi. Una donna non può decidere di interrompere una relazione: è materia che tocca agli uomini, come insegna la tradizione islamica del ripudio. Le femmine devono restare oggetto di scambio tra i maschi, in modo da simboleggiare la loro eterna signoria sul mondo.
Quanto alla Chiesa Cattolica, proprietà della casta dei maschi celibi, l’esaltazione sempre rinnovata della purezza virginale della Madonna, sta(sempre) a dire che “il rispetto” lo meritano le ragazze che “custodiscono” il loro corpo per lo scopo della famiglia.
La sessualità maschile si forma ancora in questo contesto . Noi donne non potremmo rispolverare lo slogan femminista “Né puttane, né madonne, solo donne” ?