mercoledì 26 maggio 2010

LA VERGOGNA DELLE DONNE

Marco Belpoliti ha scritto un nuovo libro intitolato SENZA VERGOGNA (ed.Guanda) dopo quello strepitoso su Berlusconi: IL CORPO DEL CAPO (2009). In una società caratterizzata dalla cultura del narcisismo e dal dominio delle immagini, il posto della vergogna è scomparso.
La vergogna è un'emozione sociale e relazionale insieme , così differente dal sentimento della paura ; dove l'altro non è più presente. Nel libro di Belpoliti leggiamo che il nuovo naricista è perseguitato dall'ansia come si evince dal fatto che la caduta dei tabù sessuali non ha generato serenità sessuale. La gente comune e le classi dirigenti, senza il "freno" della vergogna (e del pudore) , sono lanciare nel trionfo dell'esibizionismo e del voyerismo. Vedi, per esempio, il Grande Fratello. Ma resta qualcosa dell'antico sentimento della vergogna? E' diventato un tabù , o meglio si è trasformata in "vergogna di non aver successo, di non essere notati: la terribile vergogna d'essere nessuno." . L'esistenza ha valore solo se fotograta e registrata. Così prevale l'ostensione; che ha prerso il posto della vergogna.
Alla conclusione del libro Belpoliti scrive nella "Nota dell'autore" i ringraziamenti per quanti lo hanno aiutato in questa fatica e proprio nelle ultime righe annota: "Anna , Giulia e Olivia, come al solito, hanno avuto pazienza: un papà concentrato su libri e computer, e senza troppa vergogna per la propria distrazione. Grazie a Paola per il tempo e lo spazio che mi ha lasciato per completare il volume.". Non posso fare a meno di immaginare ,al suo posto, un'autrice donna che, alla fine del libro, scrive gli stessi ringraziamenti per i figli e il marito. Con quali conseguenze? Non è difficile continuare la mia immaginazione attiva sentendo le parole di mamme e suocere, di padri e fratelli: " Non si vergogna di aver sottratto tempo e attenzione ai suoi cari?".
Forse una lettura di genere avrebbe fatto questa "scoperta". Per esempio, in ambito islamico e, soprattutto nella emigrazione, si richiama violentemente il dovere per le donne di vestirsi in modo da rispettare il pudore. Il pudore e il sentimento della vergogna da parte delle donne è fondamentale nell'economia della famiglia, perchè l'onore delle comunità dipende dai corpi femminili sottratti alla vista e al desiderio dei maschi estranei.
Così va il mondo.

lunedì 17 maggio 2010

LE DONNE SCOMUNICATE E LA SACRA SINDONE

L'indignazione delle "comunità Cristiane di Base del Piemonte" non ha fatto notizia sui telegiornali e la stampa. Eppure sulle migliaia di cristiani che hanno pacificamente invaso Torino per l'ostensione della Sindone e per ascoltare il Papa che, di nuovo, ha speso le sue sante parole contro l'aborto, di tutto e di più si è scritto e visto. Perchè si sono arrabbiati i residui cattolici "di base"? Scrivono nel loro documento:
Come cristiani e cristiane appartenenti a piccoloe comunità sparse per il Piemonte (Chieri,Torino, Pinerolo,Piossasco, Alba, Cuneo) riteniamo che i vertici della chiesa cattolica abbiano perso una occasione per ricordare al popolo dei credenti che Gesù non lo incontriamo in un lenzuolo ma nella vita, nella sofferenza, nelle lotte e nelle speranze dei poveri, perchè Gesù è vivo, è presente nella storia. (...) Riteniamo invece gravissima la scelta del vescovo di Torino di utilizzare la sua autorità per concedere alle donne che, nei giorni dell'ostensione della sindone, confessano a un prete di aver abortito, l'automatica cancellazione della scomunica che, altrettanto automaticamente, era sta loro comminata.".
Capito bene? Le donne che ,a ragion veduta e con dolore, abortiscono senza commettere un reato in virtù di una legge -la 194- dello Stato Italiano, incorrano, automaticamente, nella scomunica. Ovvero, nella cancellazione dalla comunità con conseguente cancellazione del diritto di accedere ai sacramenti. Ma , per il vescovo di Torino, l'ossequio a un telo ritenuto sacro può fare la magia di togliere l'anatema. Giustamente i cattolici firmatari del documento contestano l'autenticità della Sindone e invitano i cristiani a cercare Cristo non nelle immagini e nelle reliquie " ma nel volto del nostro prossimo, qualunque sia la sua cultura o la sua fede".
Una domanda: la Chiesa ha comminato la scomunica ai cattolici che partecipano, con le loro opere, all'inquinamento e distruzione della natura vivente e inanimata?

venerdì 14 maggio 2010

DAI LORO FRUTTI DUNQUE LI RICONOSCERETE

Dal Vangelo secondo Matteo ( 5.1/7.28) , ovvero "il discorso della montagna" :
Dai loro frutti dunque li riconoscerete. Non chiunque mi dice: Signmore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli".
Viene il brivido, allora,a leggere la denuncia che fa Gualtiero Morpurgo, ebreo di origine marchigiana, nel libretto LA BUSTA GIALLA (ed.Mursia,2009) dove racconta la sua storia nell'Italia fascista. .
Classe 1913, un giorno riceve una busta gialla contenente l'informazione che non potrà più far parte dell'esercito italiano in quanto ebreo. In seguito perderà per le stesse ragioni il lavoro nei cantieri di Genova. Sono gli anni bui della vigilia della guerra e della promulgazioni delle leggi razziali in Italia. Morpurgo sente ancora oggi brucianti le parole di un grande cattolico che insieme alla sua professione di amore per Cristo dichiara in ogni occasione, sulla stampa e alla radio il disprezzo per " il popolo deicida che va a ramigno per il mondo, incapace di trovare la pace di una Patria, mentre le conseguenze dell'orribile delitto lo perseguitano ovunque e in ogni tempo". Quell'integgerimo, e tanto esaltato (a quando la beatificazione?) francescano ,si chiama Padre Agostino Gemelli, fondatore dell'Università Cattolica.
Non è da meno un autorevole vescovo, quello di Cremona , che dal pulpito della cattedrale conferma che la Chiesa "non disconosce allo Stato il diritto di perseguitare gli ebrei e si guarda bene a sua volta dal difenderli".


IL PAPA A FATIMA


mercoledì 12 maggio 2010

RIPRENDIAMOCI LA VERGOGNA

Il petrolio continua a uscire dalla base di perforazione nel Golfo del Messico. La cappa di cemento che la super tecnologia post moderna aveva escogitato, non è riuscita nel suo intento di ingabbiare il flusso. I telegiornali e i quotidiani sono passati quasi tutti a nuove notizie e semi-catastrofi. Un quotidiano ha sommessamente dato la notizia che il petrolio potrebbe raggiungere l'Atlantico e poi altri mari. Ma sulla scena del mondo - e dell'Italia- si procede nelle celebrazioni dei matrimoni, dei divorzi, dei funerali, delle feste per cresima e prima comunione, e nello strisciare a carponi (per soffrire) al santuario di Fatima in occasione della visita del Papa che ha fatto sapere che uno dei segreti del tre pastorelli riguardava proprio la pedofilia nella Chiesa. Si badi bene: la Madonna, come tutti i mortali contemporanei , si è occupata di più dei preti ipocriti che del disastro ambientale che mina l'esistenza stessa del Pianeta Terra. E allora si potrebbe applicare all'uccisione del mare e delle sue creature, quanto scrive nel suo bel libro Marco Belpoliti a proposito della vergogna e della responsabilità (SENZA VERGOGNA,ed.Guanda,2010).
Scrive che Primo Levi trovava insopportabile la vergogna e la responsabilità di essere sopravissuto all'olocausto. Provava la vergogna di essere un umano. La vergogna è un sentimento ormai scomparso perchè inutile in quanto le vite umane si giocano nella visibilità estrema: conta esserci come immagine fotografata, cinematografata, teleresa....
Levi si chiede :perchè io e non gli altri me la sono cavata?
La vergogna serviva a prendere coscienza di cosa si è rispeto agli altri. Così quelli della piattaforma non proveranno alcuna vergogna e noi con loro. Inquinare le risorse ambientali, distruggerle,non fa vergognare neppure i genitori che hanno dei bambini verso i quali sono responsabili per il loro futuro. Ci sono genitori che si preoccupano di dare tutto, secondo esosa richiesta, in termini di cibo e vestiti e divertimenti, senza preoccuparsi dell'habitat nel quale dovranno continuare a vivere. Ci sono genitori che abituano i figli a una religiosità intimitistica, disincarnata, astorica. Ci sono i musulmani e le musulmane che invocano Allah e i doveri verso il sacro libro del Corano, reclamano nell'immigrazione il "rispetto" del velo, del cibo , dei luoghi di preghiera ecc., e lanciano anatemi contro l'Occidente blasfemo e tutto finisce lì..
Scrive M.Belpoliti:"Primo si sente 'colpevole di essere uomo perchè, perchè gli uomini avevano edificato Auschwitz'. A questa vergogna non c'è alcun rimedio,perchè Levi non può, come tutti i sopravissuti, sottrarsi alla propria umanità, se non con la morte.". Noi abbiamo edificato i nostri mostri del profitto a ogni costo grazie alla tecnologia...noi ci dovremmo vergognare. Sarebbe un nuovo inizio.

sabato 8 maggio 2010

CEMENTIFICHIAMO ANCHE L'ABBAZIA DI MAGUZZANO

La cementificazione selvaggia del territorio italiano non conosce soste. Dalle Alpi alla Sicilia , dalla Destra alla Sinistra, il consumo di territorio, l'insensibilità (o ignoranza voluta) all'estetica e all'arte, la fa da padrona. Il verde pubblico via via distrutto per far posto a case e casette, a ville e villini, non conosce remore e soste. Nell'Adriatico romagnolo , dove più o meno governa ancora il centro-sinistra. a puntare il dito accusatorio sono i leghisti e il Pdl. A nord, per esempio in Lombardia, sono i Verdi e la Sinistra. Più o meno gli stessi argomenti, più o meno la stessa schizofrenia.
I giornali quotidiani di Brescia, hanno dato l'ennesima notizia, nel mese di marzo, del'rischio di scomparsa della vallata che dall'antica abbazia di Maguzzano arriva fino alle rive del lago di Garda. L'area da vincolare è di 300 ettari e i confini sono quelli dlel'antico "comune monastico" dell'abbazia. Chissà perchè la pratica non fa passi avanti.

martedì 4 maggio 2010

IL FAMILY DAY DEL PARTITO DELL'AMORE

Come si sa il partito di Berlusconi ha inventato il Family Day per dimostrare l'attaccamento alle tradizioni e all'identità cattolica. Icona della famiglia all'italiana è sempre la mamma con in braccio il bambino come ci insegna la storia dell'arte, dove il prototipo della madre è la Madonna con Gesù Bambino. Non importa poi se l'Italia delle mamme e dei loro bambini se la passa male. Il rapporto della Fondazione Cittalia e dell'Anci, in collaborazione con l'Istat e la Caritas, ha fotografato impietosamente le condizioni di vita delle mamme e dei bambini. Il nostro è un Paese dove il tasso di mortalità infantile è tra i più bassi del mondo e dove il rischio di morte per parto è quasi inesistente. Ma finisce qui. Perchè poi i bambini crescono e le mamme non sanno come fare a conciliare lavoro e cura perchè mancano gli asili. La povertà relativa che vuol dire vivere in due con nemmeno mille euro la mese, dipende anche dalla donna che deve rinunciare al lavoro fuori casa. Certo, per poter continuare a lavorare si ricorre, potendo alle nonne. Altrimenti il conflitto interiore delle giovani madri è straziante: chiedere il part time? Licenziarsi? La pressione della tradizione resta pesante anche al Nord: mamme e suocere, persino a volte le solerti amiche, per non parlare dei mariti , fanno capire con più o meno discrezione, che un figlio ha bisogno-della-mamma e la rinuncia è del tutto doverosa e deve essere fatta con il sorriso perenne sulle labbra. Poi alle stesse persone viene di urlare a Radio Padania Libera che sono i musulmani a sottomettere le donne e a confinarle nel privato.

TEMPO DI PRIME COMUNIONI E CRESIME

Una mamma dice alle amiche con evidente commozione e compiacimento, che la sua bambina si sta preparando alla "prima confessione". Seguirà , a distanza prescritta, la "prima comunione". Chissà se la bambina è compiaciuta quanto la sua mamma, o se, piuttosto, si limita ad assaporare l' occasione del primo accostamento all'eucarestia immaginando la festa con tanti regali. Festa sempre direttamente proporzionale allo status dei genitori e dei parenti, così da diventare talvolta simile alle feste di matrimonio. Chissà poi cosa pensa di confessare una bambina di 7 anni a un prete. Una volta, tanto tempo fa, prima del Concilio Vaticano I, i I catechisti e le catechiste, insistevano quasi esclusivamente sui peccati, veniali , di disobbedienza ai genitori, sulle eventuali bugie e sui peccati, sempre mortali, contro il sesto comandamento. I velati riferimenti agli "atti impuri" si riferivano al "toccarsi" (masturbazione), al curiosare e ai "pensieri (?)". A riflettere ora su questa "educazione" mentre il mondo assiste ogni giorno alle rivelazioni dei misfatti dei preti pedofili, talvolta collocati anche molto in alto nelle gerarchie ecclesiatiche o in odore di santità per aver fondato ordini religiosi, vengono i brividi. Ma forse la catechesi di preparazione dei bambini non è più così sessuofbica. Ma se i bambini pretendono feste e regali per prima comunione e cresima, cosa ricevono come insegnamento? Si insegna, per esempio, che il Creato essendo Opera del Creatore andrebbe rispettato? Probabilmente no, a giudicare dagli esiti , cioè dai frutti, dei bambini diventati adulti che, in qualità di ingegneri, architetti, immobiliaristi e politici cattolici devoti, hanno via, via cementificato il Paese; in questo unificandolo dal Sud al Nord. Per non parlare di una urbanistica che ha privilegiato, molto di più che in altri Paesi , il trasporto su rotaia e il viaggiare privato su auto. Per non parlare del ritardo nelle energie rinnovabili, come il solare , mentre la luterana Germania , meno dotata di sole, ne ha da vendere. Per non parlare d'inquinamento industriale indisturbato, eccetera, eccetera.
Appunto, il nostro, è un Paese Cattolico.

lunedì 3 maggio 2010

UNA DONNA

La bambina era uscita sulla balconata dove si affacciavano tante porte di mini appartamenti di fortuna, quando vide arrivare una vecchia signora mal in arnese. Trascinava due borse, una era di stoffa verde militare forse cucita da un bravo calzolaio. La bambina corse in casa dalla mamma per avvertirla che c'era una donna che voleva l'elemosina. La mamma uscì e sorrise salutando la vecchia signora con un rispettoso "Buongiorno dottoressa!". Era salita al secondo piano dell'antica villa ormai abitata solo da affittuari, per visitare qualche ammalato.
La guerra era finita da tre anni ma c'erano ancora famiglie senza casa : case inagibili a causa delle lesioni provocate dai bombardamenti, o perchè occupate da abusivi che avevano approfittato dell'abbandono dei proprieatari in tempo di guerra. Non sempre per sfuggire a eccessivi rischi o perchè , anche, era in fondo una seconda casa al mare. Qualche famiglia era stata costretta dagli occupanti tedeschi ad abbandonare le abitazioni nel 1943, quando a loro era venuta in mente la strategia di abbattere tutte le case del litoraneo . Ma, fortunatamente, ne abbatterono soltanto una di fronte al bellissimo Lido.
La dottoressa era di bassa statura e magrolina ; girava tra i suoi pazienti in bicicletta. Dentro la sporta verde di stoffa militare teneva lo stetoscopio. La seconda borsa le serviva per raccogliere eventuali onorari in natura -gli unici che accettava- che poi utilizzava per i malati bisognosi . Si esprimeva volentieri in dialetto, soprattutto quando veniva fermata per la strada con una richiesta di visita a un malato. Spesso rispondeva un po' bruscamente che non aveva tempo, che cosa credevano e cosa pretendevano da lei...Ma di lì a poco sarebbe arrivata a destinazione. Si favoleggiava che a volte di sera vestisse magnificamente, ritrovando le sue origini borghesi di figlia di proprietari terrieri e andasse a ballare; o alle feste "dei signori". Si favoleggiava che avesse avuto un amante pilota di aereo. Ma non si sposò mai, condividendo la casa con la sorella più giovane. Di lei scrisse anche la grande scrittice sarda GRAZIA DELEDDA. Si chiamava ISOTTA GERVASI. Sono contenta di averla conosciuta. E intervistata.

sabato 1 maggio 2010

PICCHIARE LE DONNE IN NOME DEL MULTICULTURALISMO

L'agenzia Adnkronos ha dato recentemente una notizia che merita qualche ,non superficiale, attenzione. Invitato a un pubblico dibattito alla tv svizzera DRS, Nicolas Blancho presidente nientemeno del Consiglio centrale islamico, ha dichiarato tout court, che picchiare una donna "fa parte dei diritti dell'uomo". Qualcuno dei presenti gli ha fatto osservare che una tale affermazione è in palese contrasto con i valori del diritto svizzero. Il sig. Blancho non si è per nulla scomposto e ha tirato fuori la carta del multiculturalismo con la frase:" Picchiare le donne fa parte della libertà religiosa". E dato che in Europa la libertà religiosa è un sacrosanto diritto, ha aggiunto " Non devo fornire nessuna giustificazione, perchè non ho commesso nessun reato. Ognuno è libero di credere a quello che vuole, purchè si rispetti la legge".

UNA IMMENSA MAREA NERA DI PETROLIO STA UCCIDENDO LA VITA

Continuano inquietanti le notizie sulla fuoriuscita del petrolio che ora sta raggiungendo le coste di vaste zone degli Stati Uniti. Terribili le scarne immagini che ci giungono sugli animali morenti che annaspano in cerca di aria . Migliaia di delfini, di tartarughe rarissime , di uccelli marini, di piccoli gamberi: la vita ,insomma, che ci sta lasciando su un pianeta sempre più attaccato dall'autodistruzione dell'animale razionale , "creato" per la " signoria" della Terra Madre. Secoli di cultura cristiana antropocentrica, hanno preparato i predatori autorizzati dell'ambiente. E non soltanto le religioni.Ttrent'anni e più anni fa, quando cominciai a interessarmi e a sc rivere di problemi ambientali, mi sentii più volte eredarguire dai compagni e dalle compagne, perchè "prima bisogna pensare alla classe operaia".
Il Pastore Tedesco che governa la Chiesa Cattolica recentemente di nuovo ha attaccato chi -le donne- con l'aborto disdegnano "la vita nascente" . Ma poi sono assenti o scarse le parole di condanna di coloro che , in nome del proprio tornaconto privato o collettivo , sistematicamente distruggono le basi della vita naturale: cementificando a dismisura i suoli , inquinando terreni e alimenti ecc..
Ma così va il mondo, così le religioni.