martedì 22 maggio 2012

COSA PENSANO I NEO AMMINISTRATORI CINQUE STELLE DELLA "CRESCITA" NUOVA PAROLA CHIAVE DEI POLITICI?

Non si farà l’inceneritore a Parma. Parola del neo sindaco grillino. Si smetterà anche di cementificare il suolo agricolo residuo? Quale idea di “crescita”, anche parola d’ordine del Governo Monti, hanno i discepoli del comico? Recentemente il ministro Passera, con il suo sorriso eternamente giovanile, ha dichiarato a Lilli Gruber (otto e mezzo su La7) che si faranno presto grandi opere, come nuove strade, eccetera. Poi ci ha donato la notizia dei 100 miliardi che il governo stanzierà per favorire la “crescita” e fermare la discesa rovinosa che si chiama recessione e rilanciare l’economia. Come? Dove? Ottima notizia, scrive Salvatore Settis su la Repubblica (21 maggio) , se per “grandi opere” si intendessero “le necessarie, urgentissime misure per mettere in sicurezza dalle mille fragilità e non, come sembra, per continuare in una spietata cementificazione, figlia della mitologia bugiarda di una crescita infinita imperniata sull’edilizia, a scapito dell’ambiente, del paesaggio, dei cittadini. Ma se tutte le ‘grandi opere’ si facessero continuando a ignorare la fragilità del territorio, l’Italia ne uscirebbe più debole, e non più forte. E con essa il suo patrimonio artistico, di cui solo a parole ci vantiamo, abbandonandolo intanto al suo destino .” Salvatore Settis ( Archeologo, storico dell’arte ,ex direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa) scrive il suo articolo dopo il terremoto in Emilia che ha quasi azzerato un patrimonio d’arte di inestimabile valore tra Modena e Ferrara, per toccare anche Mantova e un po’ Rovigo. La mattina del sabato del terremoto un giovane si aggirava da solo tra i turisti che facevano acquisti nelle bancarelle di un paese del lago di Garda morenico , dove si svolgeva un importante fiera agricola. Si aggirava, un po’ malinconico, distribuendo un volantino con su scritto un titolo:” NO TAV perché……” No TAV nei territori gardesani di Lonato, Desenzano, Sirmione e Peschiera dove nei prossimi anni si apriranno i cantieri del treno ad alta velocità. Il volantino era firmato dal Coordinamento NO TAV Basso Garda-Colline Moreniche. Il progetto è quello che va da Milano a Verona. E’ prevista una galleria lunga 7 Km fino a Desenzano il cui costo è stimato in 700 milioni di euro. Con il Tav nel BASSO Garda si avranno come conseguenza la devastazione di territori pregiati e il disastro dell’idrografia del territorio. Spariranno cascine ed edifici residenziali ,mentre le previste aree di stoccaggio a ridosso del Lavagnone, metteranno in serio pericolo un’area di grande valore storico e patrimonio dell’Unesco. Il laghetto del Frassino, compreso tra la ferrovia e l’autostrada A4, potrebbe addirittura sparire. E’ un piccolo lago di origine glaciale, importante dal punto di vista naturalistico per la varietà di specie animali e vegetali che si trovano sulle sponde. Nel 2000 l’Unione Europea l’ha inserito tra i siti di importanza comunitaria. I partiti , quelli che stanno andando a catafascio rovinosamente, sostengano l’alta velocità in Val d’Aosta e, dunque, anche il tratto che richiederà la compromissione di zone di stupendi antichi oliveti del Garda. In nome della “crescita”. Una volta avrebbero detto in nome del Progresso. Anche se autorevoli studiosi hanno scritto che sulla direttrice est-ovest languono import ed export e in Germania i futuri treni veloci non viaggeranno più a 300 chilometri l’ora, ma a 250 per consumare meno energia. Andrea Segrè, docente di agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna dove è preside della Facoltà di Agraria, ha dato alle stampe un libretto intitolato”Economi a colori “ (Einaudi) dove critica il concetto di crescita di cui fanno sfoggio i politici . Come si fa -si chiede- a proporre una crescita illimitata in un mondo di risorse finite? E spiega che” per far crescere l’economia usiamo un terzo in più delle risorse che il nostro pianeta rinnova ogni anno, prendendo la differenza dalle risorse non rinnovabili.” Insensato. Il Corriere della Sera (23 maggio) fornisce alcuni datti a dir poco impressionanti. L’Italia è al quarto posto in Europa per superficie naturale distrutta. Il Veneto ha consumato il 12,9 per cento di suolo naturale, mentre la Lombardia ne ha distrutto il 12,8. In Lombardia lo spazio urbanizzato si è esteso in dieci anni di 250 chilometri quadrati. Nel Sud d’Italia è molto peggio. Per concludere: attendiamo i nuovi amministratori targati 5 Stelle alla prova dell’assalto degli immobiliaristi. Attenti, perché più o meno tutti i politici cantano la stessa canzone: per la crescita occorre rilanciare l’edilizia. P.S. A Desenzano è stata eletta sindaco una donna per il PD. Fermerà la definitiva distruzione della Valtenesi? E cosa pensa della Tav? La foto si riferisce alla situazione attuale delle colline nei dintorni di Desenzano.

venerdì 11 maggio 2012

DAI POLITICI POLITICANTI A GRILLO. E POI?

Il giovane sindaco grillino della provincia di Vicenza si è fatto fotografare con la fascia tricolore in un atteggiamento allegro e poco paludato. La gestualità in fondo comunica sempre qualcosa di profondo a conferma o disconferma delle parole. Grillo, da buon leader carismatico dittatoriello, ha invitato perentoriamente i “suoi” eletti a non andare nelle televisioni del Paese a discutere con i politici. Santoro a “Servizio Pubblico” di giovedì 10 maggio, in apertura ha detto che non è d’accordo perché lui ci crede all’importanza del medium che predilige. Sì, però, forse, Grillo usa una precisa strategia: evitare che i “suoi” si facciano fagocitare nella “dialettica” dei politici di mestiere, assumendone magari anche lo stile linguistico. Stile comunicativo ormai repellente! Lo abbiamo potuto costatare anche nel subito-dopo la tornata elettore, quando dalla Santanchè, a Casini, per passare da Bersani e Vendola, cioè tutti/e hanno pasticciato con le parole per dire che poi non è andata così male e che non ha vinto solo il Movimento 5 stelle. Il neo sindaco grillino ha anche dichiarato che lui è per le idee, non per le ideologie. Riassume bene il pragmatismo dei candidati e “militanti” 5 stelle. Ma le ideologie sono state un coacervo di idee intrise di valori etici, programmi sociali ed economici. Nel bene e nel male. Le idee dove le prendono i grillini? Dai bisogni dei cittadini? Se ne fanno interpreti, come ? E come “leggono” questi bisogni? Con quali filtri intellettuali? Non c’entra poi anche la collocazione di genere? A proposito: quante donne grilline sono state elette consigliere comunali? Qualcuna va ai ballottaggi? Grillo ha detto la sua sulla cittadinanza ai migranti, esprimendo contrarietà rispetto a un riconoscimento basato sullo jus soli. Come la Lega di Bossi. Che cosa pensa di fare dello Stato Sociale eroso dalle politiche del neo liberismo post trattato di Lisbona? E cosa pensa del fatto che lo Stato italiano è tra i più arretrati per quanto riguarda il tema della cura, imposto ancora alle donne ,peraltro da sempre scarsamente presenti nel mercato del lavoro? Come si comporteranno gli amministratori grillini quando si troveranno a rispondere alle pressioni delle immobiliari per rilanciare l’edilizia a spese del residuo territorio libero di questo Paese? La storia la conosciamo: gli ex comunisti anche delle zone rosse dell’Emilia Romagna (si veda la costa romagnola) si sono lasciati avvolgere dall’ideologia neo liberista un po’ alla volta, in nome del “benessere” per tutti/e, stravolgendo ambienti naturali che dovrebbero essere considerati bene comuni. Francesco Alberoni nel 1968 scrisse un libro intitolato Statu nascenti dove cercava di dimostrare che i movimenti sono come l’innamoramento. Appunto statu nascenti, inevitabilmente condannati a istituzionalizzarsi diventando dei partiti. Il “movimento 5 stelle” è allo statu nascenti, perché raccoglie la comprensibile rabbia dei cittadini nei riguardi dei partiti diventati dei centri di affarismo a vari livelli. Attualmente c’è una forte inclinazione verso l’astensione, o verso la scelta di candidati grillini perché, come ha detto un’anziana signora intervistata nel paese del giovane neo sindaco, almeno lui non ha certamente rubato. Il contrasto tra lo stile comunicativo dei politici e i grillini, gioca a favore dei neo politici cinque stelle.. L’insopportabilità della vanagloria, sicumera, tendenza costante alla manipolazione dei vari Bossi, Casini ecc.,spinge in questa direzione. Il linguaggio del comico, la sua stessa gestualità, creano un’immagine d’insieme letteralmente Altra; in altri termini Alternativa.Liberatoria. E inducono a pensare che i leader da decenni sugli scranni e al potere in ogni dove, imitati talvolta dai giovani eredi, sono intrappolati nel loro narcisismo autoreferenziale senza via d’uscita..psicologica. Poi dove andrà a parare Grillo è presto per dirlo.

giovedì 3 maggio 2012

GLI OLIVETI D'ITALIA. E UNA CHIESA ROMANICA DA SALVARE

Per godersi lo spettacolo di chilometri e chilometri di oliveti fantastici, ormai bisogna espatriare e, per esempio, raggiungere il Marocco . Le zone del lago di Garda che i romani coprirono di vigneti e di oliveti, sono ormani soltanto memoria storica. Qualche tratto di oliveti ancora si possono vedere , soffocati dalle costruzioni che,tra l'altro, nonostante la crisi che attraversiamo, continuano a mangiarsi il terreno residuo mese dopo mese. Anche nei comuni gardesani dove le nuove amministrazioni con liste civiche avevano giurato di fare una politica di "conservazione del territorio". Da intendersi, appunto,di conservazione dei lembi di verde rimasto . Il parroco di Limone del Garda si sta battendo per salvare l'oliveto che circonda la chiesetta romanica di S.Pietro, perchè l'amministrazione ha votato la costruzione di una serie di villette. Così, tanto per continuare sul modello sociale ed economico del progresso consumistico invalso nella mentalità di tutti e tutte di questo povero Paese.