mercoledì 20 giugno 2012

UN CAMPANILE CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE SELVAGGIA

Andrea Segrè, docente di politica agraria all’Università di Bologna, ha scritto (Economia a colori, ed . Einaudi 2012) che dalla crisi del capitalismo si può uscire se si mette al centro l’ecologia. L’economia dovrà essere d’ora a in poi soltanto una piccola parte dell’eco-mondo. Occorre perciò darsi da fare per progettare un’idea di società fondata sull’ecologia economica. Chissà se Grillo e i “suoi” sindaci e neo amministratori locali, la pensano così. E chissà se la pensano così i giovani, più o meno rottamatori, dal sindaco di Firenze, all’on Serracchiani del PD? E chissà se nella Chiesa istituzionale italiana ci sono vescovi, cardinali, parroci, che si ricordano di un certo frate Francesco di Assisi ? Forse qualcuno, qui e là. Di certo son più propensi a intervenire sui politici per smantellare, passo dopo passo, la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza in casi ben precisi, per opporsi al riconoscimento giuridico delle coppie di fatto etero e no, o per ribadire che i divorziati non casti non possono ricevere i sacramenti. Però, appunto, ci può essere un parroco “francescano” che si chiama don Eraldo, che vuole impedire agli amministratori del suo comune di smantellare l’uliveto e soffocare un’antica chiesetta romanica con nuove edificazioni murarie. Ora ha anche esposto un grande striscione molto eloquente sul campanile della pieve di San Pietro a Limone del Garda.

mercoledì 13 giugno 2012

TRA SPERPERI DI DENARO PUBBLICO E RILANCIO DELLA PATRIA POTESTA'

IL CORRIERE DELLA SERA (14,6) ha reso nota una statistica sull’uso delle auto blu nelle varie regioni d’Italia. In Sicilia, Puglia, Calabria, Campania e Basilicata, le auto blu raggiungono la percentuale del 28 e 35 per cento. A fronte delle auto blu utilizzate ,per esempio, in Emilia Romagna (3,1 %) e in Lombardia (9%). Il motivo di questo sperpero di risorse pubbliche ? L’articolo non lo spiega. L’altra notizia è fornita da IL PAESE DELLE DONNE (13 GIU) che commenta un comunicato della Casa Internazionale delle Donne e di altre associazioni quali l’Udi, associazione Giuristi Democratici, associazione Maschile Plurale, sul DDL in discussione alla Commissione al senato a modifica della legge sull’affido condiviso (54/2006) che garantisce la genitorialità condivisa anche in caso di separazione della coppia. La patria potestà rappresentava il diritto/dovere del padre di impartire l’educazione nei confronti dei figli. Con la riforma del diritto di famiglia (1975) padre e madre hanno gli stessi diritti e doveri. Ebbene, nel ddl 957 proposto da Pdl e Udc, si legge che nel momento in cui “ sussiste un incombente pericolo di grave pregiudizio per il figlio, il padre può adottare i provvedimenti urgenti ed indifferibili (322).” Perché questo tentativo di ritorno indietro alla patria potestà ? In realtà nel linguaggio corrente, addirittura negli articoli dei giornali, il riferimento alla figura del “capo famiglia” intesa come l’uomo padre e marito, non è mai venuto meno. Oppure, sia detto ironicamente, si vuole diminuire il feminicidio da parte di morosi, mariti lasciati dalle partner e pertanto in crisi d’identità (virile), ripristinando per legge i ruoli di potere tra uomini e donne?

martedì 12 giugno 2012

CALABRESI SCIACALLI CONTRO LA RIVIERA ROMAGNOLA

"L’associazione ONLUS “Fabio Coscarella – Gruppo Attivo” viene alla luce con l’intento di consolidare, in maniera ancora più forte di prima, tutte le attività contemplate all’interno di amanteaonline.it, da sempre attivo nei vari ambiti del sociale, della cultura, dell’educazione civica.” Così si legge nella pagina di presentazione del sito calabrese online di AmanteaOnline , che pubblica con assiduità vari servizi giornalistici. Alcuni giorni fa questi giovani attivi giovani giornalisti -le cui foto campeggiano in una pagina del sito- ha pubblicato una notizia, seguita dall’invito a scegliere le coste marittime della Calabria al posto della riviera di Romagna, perché: “La riviera romagnola è messa completamente in ginocchio, diversi i danni in tutto il territorio a livello regionale – si legge sul web – Tutti coloro che hanno prenotato una vacanza, con molta probabilità staranno disdicendo la propria permanenza. L’Emilia Romagna dunque non potrà partecipare alla competizione estiva, le scosse potrebbero durare anni per cui è consigliabile andare verso altre mete per non rischiare di imbattersi in un altro terremoto. Il Sud è tra le mete più consigliate, ambita e sicura è senza dubbio la Calabria, che potrebbe essere un’ottima soluzione con il suo litorale vasto che si estende dallo Ionio fino al Tirreno”. E amanteaonline ha pronta una meta in particolare da suggerire. “Noi vi consigliamo la città di Amantea”. Il tutto corredato anche di una foto di casa distrutta nella zona del modenese, visto che in Romagna non era disponibile perché non c’è stato alcun crollo. Di solito si definisce, una simile comportamento, sciacallaggio. Peccato che a praticarlo siano dei giovani che vogliono fare cultura seria , ma anche “educazione civica”. Forse in Italia ci sono svariati modi d’intendere l’educazione civica!