venerdì 11 maggio 2012

DAI POLITICI POLITICANTI A GRILLO. E POI?

Il giovane sindaco grillino della provincia di Vicenza si è fatto fotografare con la fascia tricolore in un atteggiamento allegro e poco paludato. La gestualità in fondo comunica sempre qualcosa di profondo a conferma o disconferma delle parole. Grillo, da buon leader carismatico dittatoriello, ha invitato perentoriamente i “suoi” eletti a non andare nelle televisioni del Paese a discutere con i politici. Santoro a “Servizio Pubblico” di giovedì 10 maggio, in apertura ha detto che non è d’accordo perché lui ci crede all’importanza del medium che predilige. Sì, però, forse, Grillo usa una precisa strategia: evitare che i “suoi” si facciano fagocitare nella “dialettica” dei politici di mestiere, assumendone magari anche lo stile linguistico. Stile comunicativo ormai repellente! Lo abbiamo potuto costatare anche nel subito-dopo la tornata elettore, quando dalla Santanchè, a Casini, per passare da Bersani e Vendola, cioè tutti/e hanno pasticciato con le parole per dire che poi non è andata così male e che non ha vinto solo il Movimento 5 stelle. Il neo sindaco grillino ha anche dichiarato che lui è per le idee, non per le ideologie. Riassume bene il pragmatismo dei candidati e “militanti” 5 stelle. Ma le ideologie sono state un coacervo di idee intrise di valori etici, programmi sociali ed economici. Nel bene e nel male. Le idee dove le prendono i grillini? Dai bisogni dei cittadini? Se ne fanno interpreti, come ? E come “leggono” questi bisogni? Con quali filtri intellettuali? Non c’entra poi anche la collocazione di genere? A proposito: quante donne grilline sono state elette consigliere comunali? Qualcuna va ai ballottaggi? Grillo ha detto la sua sulla cittadinanza ai migranti, esprimendo contrarietà rispetto a un riconoscimento basato sullo jus soli. Come la Lega di Bossi. Che cosa pensa di fare dello Stato Sociale eroso dalle politiche del neo liberismo post trattato di Lisbona? E cosa pensa del fatto che lo Stato italiano è tra i più arretrati per quanto riguarda il tema della cura, imposto ancora alle donne ,peraltro da sempre scarsamente presenti nel mercato del lavoro? Come si comporteranno gli amministratori grillini quando si troveranno a rispondere alle pressioni delle immobiliari per rilanciare l’edilizia a spese del residuo territorio libero di questo Paese? La storia la conosciamo: gli ex comunisti anche delle zone rosse dell’Emilia Romagna (si veda la costa romagnola) si sono lasciati avvolgere dall’ideologia neo liberista un po’ alla volta, in nome del “benessere” per tutti/e, stravolgendo ambienti naturali che dovrebbero essere considerati bene comuni. Francesco Alberoni nel 1968 scrisse un libro intitolato Statu nascenti dove cercava di dimostrare che i movimenti sono come l’innamoramento. Appunto statu nascenti, inevitabilmente condannati a istituzionalizzarsi diventando dei partiti. Il “movimento 5 stelle” è allo statu nascenti, perché raccoglie la comprensibile rabbia dei cittadini nei riguardi dei partiti diventati dei centri di affarismo a vari livelli. Attualmente c’è una forte inclinazione verso l’astensione, o verso la scelta di candidati grillini perché, come ha detto un’anziana signora intervistata nel paese del giovane neo sindaco, almeno lui non ha certamente rubato. Il contrasto tra lo stile comunicativo dei politici e i grillini, gioca a favore dei neo politici cinque stelle.. L’insopportabilità della vanagloria, sicumera, tendenza costante alla manipolazione dei vari Bossi, Casini ecc.,spinge in questa direzione. Il linguaggio del comico, la sua stessa gestualità, creano un’immagine d’insieme letteralmente Altra; in altri termini Alternativa.Liberatoria. E inducono a pensare che i leader da decenni sugli scranni e al potere in ogni dove, imitati talvolta dai giovani eredi, sono intrappolati nel loro narcisismo autoreferenziale senza via d’uscita..psicologica. Poi dove andrà a parare Grillo è presto per dirlo.

Nessun commento:

Posta un commento