lunedì 12 novembre 2012

QUESTA MATTINA SULLA STAMPA.....

Pioggia, frane e danni anche in Liguria. A Roma è allarme per l’innalzamento del livello delle acque del Tevere. La situazione più difficile a Orvieto, dove una donna è grave. Una vittima a Grosseto. Rossi chiede aiuti immediati. (la stampa,) ) - Roma, 12 nov. - Campi allagati, strade invase dall'acqua, smottamenti, black out: le regioni piu' colpite oggi dal maltempo sono l'Umbria, la Toscana, il Lazio, minacciate da fiumi in piena e corsi d'acqua esodati. La pioggia, dopo i danni arrecati in Veneto, Liguria, Emilia Romagna, alta Toscana (in particolare le province di La Spezia, Massa e Carrara) sta imperversando nel Centro Italia. (agi.it) «È necessario e urgente un programma nazionale per la sicurezza e la manutenzione del territorio, che rappresenta una misura infrastrutturale per la crescita». Così il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini nel tardo pomeriggio di una giornata di maltempo che ha messo a dura prova tutto il centro nord. Clini ricorda che «su proposta del presidente Monti, il Consiglio Europeo del 29 giugno ha richiesto alla Commissione Europea di individuare le azioni possibili per liberare risorse pubbliche destinate alla protezione del territorio, "interpretando" i vincoli del Patto di Stabilità in modo da favorire investimenti nella prevenzione con effetti positivi sulla crescita superiori ai costi necessari per la riparazione dei danni». (IL CORRIERE DELLA SERA) Il governatore del Veneto chiede lo stato di calamità: "E' impensabile che il governo non aiuti un territorio che paga così tante tasse"(libero) Mentre nelle zone più colpite si fa la conta dei danni dopo i nubifragi di ieri, il maltempo continua a creare disagi nelle regioni del centro-nord. Se in Alto Adige l'allarme sta rientrando, il Veneto è pronto a chiedere lo stato di calamità dopo il maltempo del fine settimana. A Venezia oggi è ancora acqua alta (102 centimetri sul medio mare la massima di marea) a a Padova resta l'allerta per la piena fiume Bacchiglione. In Toscana permangono forti difficoltà. In provincia di Massa il Corpo forestale dello Stato ha attivato un servizio antisciacallaggio degli immobili abbandonati ieri perché invasi dall'acqua. E oggi sotto scacco è il grossetano. La forte pioggia ha provocato lo straripamento dell'Albegna e dei torrenti Elsa e Osa. Attivate le procedure di sicurezza per l'Ombrone. I vigili del fuoco stanno compiendo salvataggi utilizzando i mezzi anfibi, in particolare nella zona di Manciano dove sono state chiuse le scuole, provvedimento che starebbe valutando anche il comune di Scansano. Paura per gli occupanti di due auto trascinate via dalle acque dell'Elsa: sono stati tratti in salvo dai pompieri. (sole 24ore) Già negli anni settanta i timidi VERDI scrivevano, su giornali come IL MANIFESTO o NUOVA ECOLOGIA, che l'uso scriteriato del territorio e una becera politica dei terreni agricoli, avrebbe comportato in seguito un insostenibile dissesto ambientale generalizzato, dalle montagne alle pianure . A Sinistra noi "ecologisti" venivamo soltanto tollerati, perchè il lavoro e la lotta di classe, cioè l'antroprocentrismo era l'ideologia dominante. A Destra e al Centro pensavano soltanto a favorire la nuova borghesia e a blandire "il popolo" con gli specchietti per le allodole delle seconde case a rate intorno ai laghi, lungo le coste; abusive o meno.La politica dei terreni agricoli a pieni mani lottizzati, lo spopolamento delle aree agricole, hanno fatto il resto. Poi è arrivata la legge Tremonti che permette di ragionare così: io comune ti favorisco con i terreni che acquisti se mi costruisci qualche strada e una palestra di scuola. Per ultimo la Chiesa ha continuato a istruire i bambini del catechismo con un po' di teologia trinitaria, i comandamenti e la pratica dei sacramenti e un vago, astratto, amor del prossimo . Mentre pure i parroci svendevano territori o abbattevano alberi per costruire palestre e oratori , o vendevano ai privati terreni e boschi millenari per guadagnare denaro. E' anche questa LA STORIA del nostro Paes dal dopoguerra a oggi.

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