martedì 4 dicembre 2012

L'ITALIA FUTURA DI GRILLO E DEL PD

Una mattina di autunno, un sabato qualsiasi, una giovane signora cammina accanto ad una bimba che spinge una carrozzina. Dentro la carrozzina c’è un bambolotto. E’ l’immagine efficace dell’Italia degli anni duemila. Trenta o quarant’anni fa non si trovava di certo nei negozi una carrozzina di grandezza quasi uguale a quelle “vere” per neonati veri. Il “giocare alla mamma” si limitava entro le mura domestiche. A leggere integralmente il Programma del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, si può pensare che stiamo addirittura arretrando. D’altronde il comico ha recentemente affermato che in Iran -patria della moglie- le donne stanno benissimo perché hanno un ruolo centrale nella famiglia. E quanto a battute maschiliste, la concorrenza a Fede e a Berlusconi è perseguita con puntiglio. Nel “suo” programma elettorale i problemi che hanno le donne in Italia , sono infatti assenti. I capitoli riguardano lo Stato e i cittadini, l’Energia e l’Informazione , l’Economia ei Trasporti, la Salute e l’Istruzione. Si elencano i temi d’intervento come la riduzione a due mandati parlamentari, il divieto di esercitare un’altra professione durante il mandato, il divieto di cumulo delle cariche amministrative e la non eleggibilità dei condannati. Tutto particolareggiato come cosa fare nei condomini per evitare sprechi d’energia e l’incentivazione dei biocombustibili e la produzione di biogas. IL tema dell’Informazione segnala l’abolizione dell’ordine dei giornalisti, il limite della raccolta pubblicitaria, la cittadinanza digitale alla nascita ,ecc.. L’Economia nomina l’argomento Ferrovie dello Stato ,le tariffe dell’energia, la connettività telefonica garantita a tutti , il sostegno alle società no profit, “il sussidio di disoccupazione garantito”,ecc. Al capitolo Trasporti si chiedono parcheggi per bici e il blocco della Tav Val di Susa e il no al ponte sullo stretto di Messina. La Salute: un ticket proporzionale al reddito per le prestazioni non essenziali e una politica per promuovere stili di vita salutari e scelte di consumo consapevoli. Si propone l’introduzione del reato di strage per danni sensibili e diffusi causati dalle politiche economiche. Per l’Istruzione si vuole la diffusione obbligatoria di Internet e l’abolizione dei titoli di studio; le risorse pubbliche devono andare soltanto alla scuola pubblica. Che questo sia un Paese dove l’occupazione femminile è tra le più basse dell’Europa e del mondo anche perché manca , da sempre, una seria politica di conciliazione e condivisione dei tempi di cura, non pare interessi al comico-politico e ai suoi fans. Nel programma ITALIABENE COMUNE del Pd , almeno si legge : "L'autonomia, la responsabilità e la libertà femminile sono una leva per la crescita e una risposta alla crisi democratica. C'è un nesso strettissimo tra il maschilismo e l'offesa alla dignità delle donne incarnati in questi anni dal berlusconismo e il degrado delle istituzioni democratiche. Il riconoscimento della soggettività femminile e l’attuazione del principio della democrazia paritaria sono oggi condizioni essenziali per la ricostruzione del Paese. (…) Quarto passo è mettere in campo politiche fiscali a sostegno dell’occupazione femminile, ancora adesso uno dei differenziali più negativi per la nostra economia, in particolare al Sud. Serve un grande piano per aumentare e migliorare l’occupazione femminile, contrastare la disparità nei redditi e nelle carriere, sradicare i pregiudizi sulla presenza delle donne nel mondo del lavoro e delle professioni. A tale scopo è indispensabile alleggerire la distribuzione del carico di lavoro e di cura nella famiglia, sostenendo una riforma del welfare, politiche di conciliazione e condivisione e varando un programma straordinario per la diffusione degli asili nido. Anche grazie a politiche di questo tipo sarà possibile sostenere concretamente le famiglie e favorire una ripresa della natalità. Insomma sul punto non servono altre parole: bisogna fare del tasso di occupazione femminile e giovanile il misuratore primo dell’efficacia di tutte le nostre strategie." L’intento è buono, prezioso e chiaro. Non è seguito da altrettanta chiarezza per quanto riguarda la dominanza maschile nei luoghi dove si fanno leggi e si amministrano i cittadini: le quote rosa o altro…. Assente in entrambi i programmi la riposta programmatica al disastro ambientale idrogeologico, al dissesto del territorio,all’inquinamento diffuso dell’aria soprattutto nelle città del Nord. In entrambi è assente la proposta di una politica legislativa che affermi un’idea di rispetto del bene storico e culturale architettonico, della difesa di boschi e parchi contro la speculazione edilizia che avanza inesorabile con la benedizione di tutti i politici di destra e di sinistra.

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