Una mamma dice alle amiche con evidente commozione e compiacimento, che la sua bambina si sta preparando alla "prima confessione". Seguirà , a distanza prescritta, la "prima comunione". Chissà se la bambina è compiaciuta quanto la sua mamma, o se, piuttosto, si limita ad assaporare l' occasione del primo accostamento all'eucarestia immaginando la festa con tanti regali. Festa sempre direttamente proporzionale allo status dei genitori e dei parenti, così da diventare talvolta simile alle feste di matrimonio. Chissà poi cosa pensa di confessare una bambina di 7 anni a un prete. Una volta, tanto tempo fa, prima del Concilio Vaticano I, i I catechisti e le catechiste, insistevano quasi esclusivamente sui peccati, veniali , di disobbedienza ai genitori, sulle eventuali bugie e sui peccati, sempre mortali, contro il sesto comandamento. I velati riferimenti agli "atti impuri" si riferivano al "toccarsi" (masturbazione), al curiosare e ai "pensieri (?)". A riflettere ora su questa "educazione" mentre il mondo assiste ogni giorno alle rivelazioni dei misfatti dei preti pedofili, talvolta collocati anche molto in alto nelle gerarchie ecclesiatiche o in odore di santità per aver fondato ordini religiosi, vengono i brividi. Ma forse la catechesi di preparazione dei bambini non è più così sessuofbica. Ma se i bambini pretendono feste e regali per prima comunione e cresima, cosa ricevono come insegnamento? Si insegna, per esempio, che il Creato essendo Opera del Creatore andrebbe rispettato? Probabilmente no, a giudicare dagli esiti , cioè dai frutti, dei bambini diventati adulti che, in qualità di ingegneri, architetti, immobiliaristi e politici cattolici devoti, hanno via, via cementificato il Paese; in questo unificandolo dal Sud al Nord. Per non parlare di una urbanistica che ha privilegiato, molto di più che in altri Paesi , il trasporto su rotaia e il viaggiare privato su auto. Per non parlare del ritardo nelle energie rinnovabili, come il solare , mentre la luterana Germania , meno dotata di sole, ne ha da vendere. Per non parlare d'inquinamento industriale indisturbato, eccetera, eccetera.
Appunto, il nostro, è un Paese Cattolico.
martedì 4 maggio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento