Martedì 21 giugno, primo giorno dell’estate 2011, a Ballarò il ministro Sacconi ha dichiarato che il suo Governo intende attuare le riforme promesse, a cominciare dal rilancio della….cementificazione. Costruire,costruire sempre e a oltranza per , ha spiegato, dare anche occupazione. Si vede che gli piace tanto il suo Veneto secondo a nessun altro territorio quanto a consumo di suolo. Purtroppo la sen. Finocchiaro non è balzata, come avrebbe dovuto, sulla sedia. Ma anche lei appartiene a una regione che di cementificazione selvaggia s’intende assai e a un partito che fatica a trovare capacità di riflessione sulle problematiche ambientaliste. Per fortuna, qualcosa si muove in questa Italia dolorosamente alle prese con una crescita pari allo zero e dedita da tempo allo scempio delle sue bellezze artistiche e naturali.
Per esempio, a Brescia è nato “Il Comitato spontaneo contro le nocività” che ha inviato al ciellino sindaco on. Adriano Paroli una lettera aperta. Bisogna pur considerarla questa iniziativa che nasce nella terza città europea per inquinamento! Brescia “è la prima città della Lombardia per aree verdi cementificate negli ultimi anni e prima in Italia per i decessi causati da tumore .”.
Ma il primo cittadino (cattolico in una città super cattolica) pare abbia come priorità la costruzione nel Parco delle Cave della cittadella dello sport “di un secondo palazzetto, dello stadio, di decine di migliaia di metri quadrati di nuovo edificato, di parcheggi e di edifici destinati al terziario…”.
Il Comitato chiede una spiegazione : come può “una colata di cemento e un aumento esponenziale del traffico veicolare “ in un territorio già devastato da cave, discariche autorizzate e abusive, siti radioattivi, strade a grande scorrimento , acciaierie e impianti di smaltimento di rifiuti tossici e pericolosi, salvare il territorio da un indecente , inesorabile ,degrado?
I progetti della giunta di centrodestra, con un vice sindaco leghista, prevede per il quartiere Buffalora un polo logistico, un nuovo bitumificio , un impianto di smaltimento rifiuti e la distruzione di un oasi naturale ( delibera n.31/2009). Un bel programma per chi deve trarre dei profitti , ma, mi spieghi il vice sindaco, perfettamente in sintonia con le radici cristiane e l’identità padana?
E come mai la Curia bresciana, certamente sempre molto aderente al pensiero del Papa in materia di “difesa della vita nascente” , della coppia “naturale” ecc., non s’indigna (pubblicamente) contro questa situazione di confermato degrado e inquinamento dell’aria, del suolo, dell’acqua….?
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