sabato 6 agosto 2011

LEGA AMBIENTE E GOLETTA VERDE CONTRO LA PROGRESSIVA FURIOSA CEMENTIFICAZIONE DEL LITORALE CERVESE

Quando i politici, siano essi ai livelli alti o siano essi ai livelli micro del territorio nazionale, disertano i confronti con i cittadini dell’associazionismo, vuol dire che hanno la coda di paglia. In altri termini che non accettano il conflitto d’idee e proposte per insipienza culturale o interessi precisi da difendere.
Lega Ambiente e Goletta Verde hanno indetto una conferenza stampa a CERVIA per discutere delle scelte dell’amministrazione comunale che continuano imperterrite nella direzione del consumo di suolo. In altri termini non smettano di favorire la cementificazione. Ma, appunto, gli amministratori della città costiera dell’Adriatico romagnolo erano assenti. Disturbante la proiezione d’immagini del “prima” e del “dopo”, riferite a costruzioni architettoniche (case e hotel) che si sono mangiate via via una miriade di pini negli ultimi anni. Faceva un certo affetto anche perché quest’anno, con grande enfasi si celebra il centenario di Milano Marittima costruita distruggendo progressivamente e in maniera scriteriata ,il polmone verde dell’antica pineta.
Goletta Verde di Lega Ambiente “lancia un appello affinché si concretizzi un Piano Strutturale capace di porre un freno al cemento” a Cervia per salvare il salvabile.
Secondo i dati del Dossier di Lega Ambiente “Un’altra casa?”, sono circa 21.500 il numero di chilometri quadrati di suolo urbanizzati. Lorenzo Frattini, presidente di Lega Ambiente Emilia Romagna, ha fatto presente che il consumo di suolo avanza in Emilia Romagna con una media di otto, 5 al giorno contro la media nazionale del 7,1.
Al consumo di suolo contribuiscono anche le infrastrutture e in particolare le strade e le autostrade.
In serio pericolo d’irreversibile perdita in termini di qualità di una vita salubre e bella, ci sono proprio i litorali.
A Cervia l’amministrazione di centro-sinistra, per esempio, ha intenzione di dare il benestare a un parcheggio multipiano a ridosso della spiaggia a Milano Marittima.
Molte sono le domande che sorgono spontanee: c’è ancora qualche differenza tra il modello culturale e di sviluppo economico di un’amministrazione di centro-sinistra rispetto a quello coltivato da un’amministrazione di destra?
E poi: i politici di centro-sinistra sono in grado di coltivare un pensiero che favorisca un cambio di paradigma, come ha detto nel suo intervento Massimo Serafini di Goletta Verde, che non proceda più nella direzione del concetto di crescita economica che comprende inscindibilmente quello di onsumo del territorio? E anche, aggiungo quello di distruzione delle condizioni base per i viventi quali l’acqua e l’aria per il presente e per il futuro.

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