sabato 21 aprile 2012

IN COMUNIONE E LIBERAZIONE UNO STRANO VOTO DI POVERTA''

C’è una grande confusione sotto il cielo, o, per meglio dire, si vede (spesso) in maniera inconfutabile che i figli di don Giussani fanno poca formazione teologica . Forse sono stati meglio formati a come fare politica e affari. Sono stati scritti svariati articoli per informare sulla vita del presidente della regione Lombardia dedito a una vita privata di lusso abbastanza sfrenato e spesso, pare, pagato da altri per scopi di vantaggio personale. Sono anche state ripetutamente pubblicate foto del "Celeste" in abbigliamento e pose poco consone a uno che ha fatto voto di castità, oltre che di povertà e obbedienza. Formigoni è un consacrato, facendo parte dell’istituto Memores Domini voluto da don Giussani. I membri vivono in gruppi che condividono l’abitazione e la cassa comune; dalla quale, hanno scritto i giornali, attingono come vogliono i soldi per le loro personalissime spese. A questo punto diventa necessario fare riferimento all’intervista (Il Fatto Quotidiano, 20.4) concessa da Luigi Amicone, ciellino della prima ora come Formigoni, direttore del settimanale Tempi. Dice Amicone che la povertà non è il pauperismo: “. La povertà è come usi delle cose, con quale criterio. E’ evidente che non si può mangiare tutti i giorni l’aragosta, non va bene. Ma non mi sta bene questa idea del cristiano che deve avere un po’ meno degli altri, deve avere donne meno belle, meno soldi, soffrire un po’: e va a quel paese! Non è questo il mio cristianesimo.” In un altro punto dell’intervista il ciellino sostiene che “Darsi alla bella vita non è un reato.”, ma è chiaro che un personaggio pubblico “deve apparire oltre che essere”. Caro Amico, si fa per dire, il tuo collega di movimento ha fatto i voti. Cioè non appartiene alla semplice categoria dei battezzati: ha scelto di consacrarsi a Dio sia con la castità sia con la povertà. Ora il voto di povertà non implica soltanto la consegna dello stipendio alla cassa della comunità. Il “monaco” è chiamato a u una vita sobria, vicina alla media dei più poveri. Mi pare invece che il consacrato Roberto Formigoni sia molto più simile, nello stile di vita, ai più ricchi. Tutto qui.

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