Quando insegnavo (inizio anni ottanta) in una scuola media della costa adriatica romagnola, avevo come collega una suora insegnante di lingua italiana e storia. Portava l'abito della sua congregazione e quando arrivò alla scuola ,dovette salutare lei, dopo alcuni giorni di silenzio tra l'ostile e il perplesso , i colleghi in sala professori presentandosi . Anche i genitori non le avevano certo dimostrato entusiasmo. Ma nel giro di poco tempo aveva conquistato alunni , genitori e colleghi. Era molto più disponbile e aperta di certe colleghe che i ragazzi e le ragazze faticavano a capire e con una linea pedagogica tradizionlista.
Un giorno una ragazzina di seconda la provocò esibendo in classe un preservativo che, disse, aveva trovato nello zaino. Suor Anna le rispose che erano affari suoi ; o loro. Poi accadde che la sua congregazione le impose di chiedere la pensione anticipata che a quei tempi era ancora possibile , per trasferirla ad altri compiti. Dispiacque a tutti, alunni e insegnanti. E all'ultimo collegio le ragalammo una bella borsa nera di pelle. Mi sono ricordata di lei leggendo un articolo che mi era sfuggitto quando è stato pubblicato dal Corriere della Sera del 10 dic. dello scorso anno. A Roma pare che alcune mamme abbiano chiesto l'allontanamento di una maestra suora appena giunta per trasferimento. Suor Annalisa Falasco delle Suore di Maria Consolatrice è una regolare insegnante delle scuole pubbliche da oltre 8 anni. Ma le mamme in questione della II C della scuola elementare J.Piaget di Roma ,non ne vogliono sapere, di lei, in nome della laicità.
In quanto "rappresenterebbe" l'istituzione Chiesa e quindi sono anche disposte a far ricorso al Tar. Non comment, se non che le derive verso il fondametalismo sono più diffuse di quanto si immagini. Da Destra e Sinistra.
sabato 20 febbraio 2010
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