mercoledì 21 aprile 2010

PERCHE' NEL SUD CADE LA PREVENZIONE MAMMOGRAFICA?

Il Ministero della Sanità ha messo on line i dati relativi all'efficienza sanitaria del Paese. Una sequela di grafifici colorati fotograno l'andamento regione per regione.
Qualche dato preciso. La spesa lorda pro-capite farmaceutica territoriale impietosamente ci dice che La Calabria e la Sicilia superano il dato medio (206,529) di molto. Ma il dato che balza fuori come assai indicativo delle scelte politiche delle regioni in fatto di prevenzione, è l' "adesione grezza screening mammografico per le donne di 50-69 anni". Le regioni dove è maggiore questo tipo di prevenzione , in ordine: Valle d'Aosta (77,24%),p.A Trento (74,79) l'Umbria (68,47%), Veneto (66,44%),Emilia-Romagna (66,31%), Toscana (66,31%9 ecc. ,per scendere in caduta libera all'ultima in classifica che è la Calabria (25,80%). Al 26, 67 si colloca la Campania, mentre le Puglia si fermano al 30,70 e la Sicilia al 39,08. Come valutare queste queste sonore differenze? Come mai nelle regioni dove è maggiore l'enfasi sulla famiglia e il ruolo materno-sponsale delle donne la prevenzione del tumore al seno è così insignificante?

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